Lenticchie a Capodanno, salute tutto l’anno! Buon 2020 dalla Food Policy

Il 2019 è stato un anno molto intenso, ricco di incontri, nuovi progetti e partner coinvolti attivamente nella Food Policy per rendere il sistema alimentare della città più sostenibile sotto ogni punto di vista.

Abbiamo inaugurato il primo Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare e gettato le basi per l’apertura di nuovi spazi da gestire con soggetti locali, abbiamo incontrato tante organizzazioni e istituzioni in città per parlare di spreco alimentare, di orti didattici, di filiere corte, attraverso la realizzazione di Comunità di pratiche che rendessero visibile il valore creato dalla messa in rete di esperienze e progetti.

Abbiamo lavorato in stretta sinergia con altri soggetti interni all’amministrazione comunale, tra cui le società partecipate, per promuovere programmi di miglioramento dell’alimentazione partendo dalle scuole e coinvolgendo sempre più i Municipi della città, aumentare l’informazione sulla politica alimentare della città e sempre più con Fondazione Cariplo e i suoi progetti trasversali di Cariplo Factory e Ricetta QuBì. L’obiettivo è guardare insieme al 2020/2021 ampliando il raggio di azione in un’ottica di economia circolare e di obiettivi di sviluppo sostenibile.

Senza titolo-2

Infine, abbiamo progettato azioni per coinvolgere i giovani sui temi del cibo e del cambiamento climatico, che verranno realizzate a Milano e in molte altre città europee nei prossimi 4 anni, grazie ad un grande progetto europeo di educazione in partenza nei prossimi mesi.

Il 2020 si prefigura dunque un anno ancora più ricco di eventi e azioni con i quali coinvolgere sempre più cittadini, imprese, associazioni e istituzioni per portare avanti gli obiettivi e le priorità della Food Policy.

Auguri! E per iniziare bene l’anno non potevamo farvi mancare un consiglio per la sostenibilità e la salute partendo dall’immancabile materia prima del cenone: la lenticchia, talismano di prosperità e ingrediente economico, versatile e ricco di proprietà nutritive per tutti i giorni dell’anno.

crazy-nana-BFBAmGePnpU-unsplash (1)Oggi esistono moltissime varietà di lenticchie, che si differenziano per colore, sapore e provenienza.
L’Italia, con i suoi circa 1.000 ettari di terreno destinati alla coltivazione di questi legumi, vanta alcune varietà di enorme pregio, tra cui le famose Lenticchie di Castelluccio di Norcia (Umbria) e di Altamura (Puglia), entrambe fregiate della certificazione I.G.P.; ma anche le Lenticchie di Rascino (Lazio), di Santo Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Villalba e delle colline ennesi (Sicilia), alle quali è stata riconosciuta la tutela del Presidio Slow Food.
Insomma, parliamo di un alimento storico, custode di un patrimonio gastronomico e culturale davvero inestimabile.
La particolare forma a lente di questi legumi – da cui appunto deriva il nome lenticchia – ricorda anche quella di una moneta. Da qui, l’usanza di consumare lenticchie a Capodanno, come forma di auspicio di prosperità e di ricchezza per l’anno venturo.

andrew-buchanan-unsplash_lentilToccasana per salute e Pianeta

In virtù delle loro eccellenti proprietà nutritive ed energetiche, sarebbe consigliabile non limitare il consumo di lenticchie alle sole festività natalizie, includendole con regolarità nell’alimentazione tutti i giorni dell’anno. Esse, infatti, rappresentano una vera miniera in termini di proteine, fibre, ferro, magnesio e potassio: l’opzione ideale, dunque, per un pasto completo, salutare e a basso costo.
Tant’è che sin dal Medioevo, epoca in cui era frequente che il cibo scarseggiasse, si sono guadagnate la fama di “carne dei poveri”.
Ma c’è di più: in uno scenario in cui si prevede un aumento significativo della popolazione mondiale e un progressivo esaurimento delle risorse necessarie alla produzione alimentare, i legumi costituiscono una delle possibili soluzioni per soddisfare in maniera sostenibile una domanda crescente di cibo e, in particolare, di proteine di origine animale.
In effetti, la produzione di lenticchie comporta un minore impatto ambientale rispetto ad altre tipologie di alimenti.
Esse richiedono, infatti, una minima quantità di acqua e di terra per crescere e, come tutte le piante leguminose, contribuiscono ad incrementare la fertilità del suolo. Ciò è reso possibile grazie alla loro capacità di fissare nel terreno l’azoto atmosferico, elemento fondamentale per il benessere e la salvaguardia della biodiversità vegetale.
Questo straordinario alimento rappresenta perciò un ottimo alleato per una alimentazione sana e per una maggiore sostenibilità delle produzioni alimentari.

dav

Diversi studi confermano che il sistema alimentare globale è uno dei principali responsabili delle emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera e contribuisce per una percentuale tra il 44 e il 57 per cento delle emissioni di origine antropogenica. E’ quindi necessario agire in modo efficace sui modelli di  produzione, trasporto, consumo e smaltimento del cibo.
Il Comune di Milano, attraverso i progetti della Food Policy, sta cercando di modificare le pratiche di public procurement e introdurre – laddove possibile – nuovi orientamenti di sostenibilità ad esempio nelle mense scolastiche aumentando la quantità di verdure e legumi presenti nella dieta quotidiana dei bambini e diminuendo la carne rossa.

Questo anche in virtù degli impegni internazionali assunti insieme ad altre città europee della rete C40, nel quadro della Good Food Cities Declaration.

In attesa di nuovi appuntamenti sulla sostenibilità per tutto ciò che riguarda il sistema alimentare della città, buon 2020 di lenticchie a tutti!