Al via i negoziati sull’accordo globale sulla biodiversità post-2020: cos’è e perché dovrebbe interessarci

Si è chiusa domenica a Roma la prima serie di negoziati sulla bozza di accordo globale sulla biodiversità post-2020, che dovrebbero concludersi con l’adozione di un accordo finale in occasione della 15a Conferenza delle Parti (COP 15) della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, che si terrà ad ottobre a Kunming, in Cina.

Obiettivo della Convenzione è quello di definire l’agenda post 2020 per la conservazione della biodiversità, in linea con la visione 2050 “Vivere in armonia con la natura”.

gaston-roulstone-NDMyliZWcO4-unsplashAi negoziati di Roma hanno partecipato un migliaio di delegati da oltre 140 paesi, i quali per una settimana hanno dato vita a confronti e dibattiti porre le basi del nuovo Piano strategico mondiale per la biodiversità post-2020, sulla base dello “zero draft” prodotto in seguito alla riunione preliminare svoltasi a fine agosto a Nairobi.

Tra i principali temi affrontati vi è la necessità di definire obiettivi per tutelare almeno il 30% degli habitat entro il 2030, arrestare la perdita di specie e preservare il benessere delle comunità locali e mondiali. Nella bozza sono stati inseriti obiettivi per affrontare le cause principali della perdita di biodiversità come l’agricoltura, le infrastrutture, la pesca, la silvicoltura e l’industria estrattiva.

Come segnalato ad agosto 2019 dall’IPBES, la massima autorità scientifica sulla biodiversità a livello mondiale, le attività umane rischiano di minare la biodiversità del pianeta, la quale si sta già oggi riducendo a un ritmo da cento a mille volte più veloce della media degli ultimi 10 milioni di anni. Negli ultimi 40 anni, oltre il 60% delle popolazioni di uccelli, pesci, mammiferi, anfibi e rettili è scomparso a causa dell’attività umana. Di questo passo il rischio è quello di compromettere la capacità degli ecosistemi planetari di fornire i servizi ecosistemici basilari da cui tutti noi dipendiamo.

Il ruolo degli insetti impollinatori per l’ambiente e il cibo

Tra questi, l’impollinazione delle piante per opera degli insetti impollinatori, le cui popolazioni sono in rapido declino proprio a causa delle variazioni ambientali e climatiche degli ultimi anni.kai-wenzel-dyGWrmJ_i4E-unsplash Questi animali hanno un ruolo fondamentale negli ecosistemi naturali e agricoli, garantendo la riproduzione di oltre tre quarti delle specie vegetali e incidendo significativamente sulle quantità e la qualità di innumerevoli produzioni agricole. La protezione degli insetti impollinatori è quindi di fondamentale importanza, ma per riuscirci c’è bisogno di una più complessiva trasformazione radicale dei modi con cui concepiamo ed utilizziamo le limitate risorse che ci sono offerte dalla Terra.

World Wildlife Day: una giornata mondiale dedicata alla tutela della natura selvatica

Il 3 marzo si è celebrato il World Wildlife Day, una giornata mondiale promossa da diverse organizzazioni e istituzioni internazionali, dedicata alla salvaguardia della natura selvatica, per ricordare a tutti quanti il suo grande valore per noi e per il Pianeta che ci ospita.